IL Ragno

 

 

 

                                                              

 

Tra le figure gigantesche presenti sulla piana di Nazca c’è il Ragno. Non si tratta, però di un ragno comune, esso appartiene alla specie: Ricinulei. Questo ragno è uno dei più rari al mondo e vive solo in zone inaccessibili come la Foresta Pluviale Amazzonica, ed ha una particolare caratteristica: il suo apparato riproduttore si trova sulla zampa posteriore destra, separato dall’apparato genitale. I maschi di questa specie, infatti, mentre copulano con la femmina, depongono il seme su di un filo d’erba. La cosa strabiliante però, e’che questo aracnide misura solo 6 millimetri, e le sue peculiarità si possono rilevare solo al microscopio.

Quali motivazioni avrebbero spinto gli antichi abitatori della piana di Nazca a tracciare sul terreno proprio quel ragno presente solo in zone così inaccessibili della terra? Come facevano gli antichi costruttori a conoscere così bene i suoi microscopici particolari?

Una teoria formula l’ipotesi che il Ragno possa essere la rappresentazione della costellazione di Orione in terra, perché la linea dorsale del disegno coincide con il punto dell'orizzonte dal quale sorge la Costellazione. Un’astronoma del Planetario Adler di Chicago, la dottoressa Phillis Pitluga, da uno studio computerizzato su gli allineamenti astrali delle figure presenti sull’altopiano di Nazca concluse che il Ragno era un diagramma terrestre della costellazione di Orione, e che la disposizione delle zampe  non e’ altro che la rappresentazione del declinare delle tre stelle nelle diverse epoche della terra. Se ne deduce quindi che gli antichi disegnatori erano grandi conoscitori del cielo e dell’astronomia. Particolari che non fanno altro che aggiungere “misteri” al mistero dell’origine dei geoglifi sull’altopiano di Nazca.